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IL cuoppo napoletano e le sue irresistibili e friggitissime versioni

Il cuoppo napoletano nasce nell’Ottocento per sfamare le persone più povere. Si racconta infatti, che coloro che lo mangiavano tipicamente lo riuscissero a pagare solo a rate, in otto giorni.


Viene chiamato anche cuppetiello e consiste in un cono di carta paglia molto capiente e comodo da tenere in mano stracolmo di bocconcini fritti di ogni tipo.


Oggi rientra nella moderna categoria dello street food napoletano: non a caso viene tradizionalmente assaporato per strada ma può essere anche gustato comodamente seduti a tavola.


Del cuoppo napoletano bisogna però fare una distinzione fondamentale perché ne esistono tre categorie: il cuoppo di terra, il cuoppo di mare e quello dolce

Il cuoppo di terra, chiamato così perché caratterizzato da ingredienti diversi dal pesce, può essere costituito da molti elementi. Ciò che non deve assolutamente mai mancare sono i crocchè di patate, gli arancini di riso e le zeppoline di pasta cresciuta. Alcuni vi mettono anche delle verdure pastellate come melanzane, zucchine, fiori di zucca ripieni di ricotta e passati poi nella pastella. Se poi rimane dello spazio si possono anche aggiungere delle frittatine di pasta e le patatine.


Il cuoppo di mare, invece, è costituito da ingredienti a base di pesce. Ad esempio, ci sono i cuoppi di alici fritte e di baccalà arricchiti con le zeppoline di mare, ossia pasta cresciuta con alche oppure con anelli di calamari e moscardini passati prima nella farina e poi in padella.


Di recente, si è poi diffusa la moda del cuoppo dolce, realizzato in alcune friggitorie napoletane. Sostanzialmente l’elemento principale sono le graffette o zeppoline dolci cosparse di zucchero o cioccolato.

Da Reginè ti aspetta quello che tra tutti è il più originale: il golosissimo cuoppo di terra con all’interno i suoi prodotti più importanti, vieni a provarlo!

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